giovedì 23 aprile 2009


Roscharch


At the beginning...


Chi ha visto Watchmen, conosce già questo personaggio. Chi ha letto i fumetti degli Watchmen di Alan Moore, lo conosce di più. Se non lo conoscete, DOVETE conoscerlo.
Che dire? C'è chi l'ha criticato, c'è chi non l'ha ascoltato, c'è chi l'ha deriso. Un buon personaggio deve essere sempre contraddetto, altrimenti non è un buon personaggio.
Mi rendo conto di quanto possa essere facile appioppare il puro pensiero dell' Esistenzialismo a questo personaggio. Wikipedia l'ha fatto.
Prima di iniziare a parlare di lui, è chiaro che bisogna far riferimento anche agli altri. E' un pò come diceva il vecchio, caro, forse un pò impolverato ma sempre attuale Ferdinand De Saussure: il Valore della pedina è dato dalla sua funzione in un contesto in cui vi sono anche gli altri pezzi in gioco sulla scacchiera.
Ho letto parecchie critiche su questo film, qualche apprezzamento, poche riflessioni. Questo perchè non tutti, per fortuna, lo hanno capito.
Il Comico è straordinario: impulsivo e tremendamente beffardo della vita. Alla fine è la vita che si prende gioco di lui. Il Comico è odiato spesso dai suoi compagni ma viene apprezzato da Roscharch che lo cita in ogni suo discorso, in ogni suo monologo. Lo scorrere repentino del tempo che incalza la vita di ognuno porta il Comico a vivere i momenti, le passioni, gli attimi senza pause per riflettere. Il tempo è relativo. Roscharch infatti dice:" Mio padre ha lasciato il suo lavoro di orologiaio da quando Einstein ha scoperto che il tempo è relativo."
Che dire di Doc Manhattan? Razionale, troppo razionale. Tutto fa parte del grande orologio che governa tutto e tutti. Gli stessi Watchmen sono funzionali gli uni agli altri, come se fossero gli ingranaggi di un enorme orologio che governa il mondo. Quando un pezzo non funziona, va eliminato. Ecco quello che è successo a Roscharch. Non si riconosce nell'espressione machiavelliana "il fine giustifica i mezzi" e quindi viene ucciso dai suoi stessi compagni. Roscharch non è un automa. Si rifiuta di non dire la verità e perde la vita per questo. Questo è essere folli, questo è essere coerenti. La coerenza si paga a caro prezzo. Per questo mi voglio soffermare su questo personaggio. Credo che sia di più di un semplice esponente di una corrente filosofica. la mente umana muta, la mente umana è corrotta, ma con si può bloccare un meccanismo, una struttura che va avanti già da tempo. E' questo il pensiero che vige. Tutto questo perchè se la loro missione è vegliare sull'umanità, chi veglierà sugli Watchmen?